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- Scritto da Francesco Maffolini
La trasmissione da parte dei Cinesi residenti a Okinawa
L'arte del combattimento praticata dai cinesi che abitavano dal 1392 nel villaggio di Kume e stata verosimilmente comunicata sotto il vincolo del segreto ad alcune famiglie nobili che avevano contatti con loro e questo, malgrado la chiusura del villaggio. L'arte marziale praticata segretamente, costituiva uno dei privilegi di questo gruppo di famiglie cinesi che ebbero dal secolo XIV un ruolo importante negli affari del Regno delle Ryukyu. Questa comunità non era isolata dalla sua cultura d'origine; infatti, intratteneva regolari contatti tramite i membri della delegazione dell'imperatore della Cina. Costoro, comunicavano ogni volta sistemi di combattimento sempre più elaborati, quindi creavano ogni volta un'arte del combattimento arricchita di nuove conoscenze. Questa comunicazione si limitava ad alcuni cinesi del villaggio di Kume e forse a qualche nobile del regno delle Ryukyu. Altri fatti mostrano che la diffusione verso l'esterno dell'arte del combattimento a partire dal villaggio di Kume fu per lungo tempo minima. E' soltanto a partire dal secolo XIX, alcuni anni prima della "Guerra dell'Oppio" che la chiusura del villaggio di Kume si attenuò, lontana ripercussione degli sconvolgimenti della società cinese. Allora l'arte del combattimento, a lungo nascosta dietro le sue mura, a poco a poco cominciò a filtrare al di fuori sotto il nome di Naha-te, poiché questo villaggio dipendeva dalla città di Naha.